Taffo: il marchio che non riposa in pace

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Negli ultimi anni, Taffo Funeral Services ha guadagnato una notevole notorietà grazie a campagne pubblicitarie innovative e a una comunicazione caratterizzata da un’ironia dissacrante. Tuttavia, dietro questo successo si cela una complessa disputa familiare che ha portato alla dichiarazione di nullità del marchio Taffo. Come si è arrivati a questo punto e perché?

La disputa familiare e la nullità del marchio

La controversia all’interno della famiglia Taffo ha radici profonde, originate dopo la morte del capostipite Gaetano Taffo. La famiglia Taffo, proprietaria dell’omonima agenzia funebre, è composta da due rami distinti, che operano attraverso due differenti siti web e domini (taffofuneralservices.it e taffo.com), con informazioni di contatto e aree di operatività differenti. Questo già riflette una spaccatura interna che si è ulteriormente complicata con la questione della registrazione del marchio.

Dopo il decesso del fondatore, una parte della famiglia ha registrato il marchio Taffo senza informare gli altri eredi. La registrazione è avvenuta prima in Italia nel 2012 e poi a livello europeo nel 2015. Gli altri membri della famiglia, ignari di questa registrazione, hanno continuato a operare sotto lo stesso nome, causando inevitabili tensioni e accuse di contraffazione da parte di chi aveva registrato il marchio. Questi ultimi hanno rivendicato l’uso esclusivo del marchio, cercando di impedire agli altri di utilizzarlo, e questo ha portato alla disputa legale culminata con la sentenza di nullità.

Il tribunale ha infatti stabilito che la registrazione era avvenuta in malafede. Questa decisione si basa su vari motivi: innanzitutto, la registrazione del marchio senza il consenso di tutti gli eredi è stata considerata un atto di malafede, come previsto dall’articolo 19 del Codice della Proprietà Industriale (Cpi). Questo articolo sottolinea che la registrazione di un marchio deve avvenire in buona fede e che qualsiasi tentativo di registrazione finalizzato a escludere altri aventi diritto è da considerarsi nullo. Inoltre, il marchio Taffo, essendo un patronimico (ossia un cognome), può essere utilizzato legittimamente da tutti i membri della famiglia a meno che non ci siano accordi specifici che regolamentano tale utilizzo.

La corte ha anche evidenziato che, in qualità di eredi e quindi comproprietari del marchio, tutte le decisioni riguardanti l’uso, la concessione di licenze o eventuali trasferimenti del marchio devono essere prese congiuntamente. Nessun membro della famiglia può agire unilateralmente a scapito degli altri. La sentenza ha chiarito che la mancanza di consenso tra i comproprietari rendeva la registrazione nulla, e di conseguenza tutte le licenze e i trasferimenti effettuati senza il consenso di tutti gli eredi sono da considerarsi invalidi.

L’importanza della registrazione di un marchio

La registrazione di un marchio (registra ora il tuo marchio) è un passo cruciale per qualsiasi azienda, grande o piccola. Non solo offre una protezione legale che impedisce ad altri di utilizzare lo stesso marchio senza autorizzazione, ma rappresenta anche un valore aggiunto per l’azienda stessa. La registrazione di un marchio serve a proteggere l’identità e la reputazione di un’azienda, prevenendo l’uso non autorizzato da parte di terzi e garantendo che il marchio rimanga univocamente associato ai suoi prodotti o servizi.

Nel caso di Taffo, una registrazione chiara e condivisa del marchio avrebbe potuto prevenire la disputa familiare. La registrazione di un marchio richiede trasparenza e comunicazione aperta tra tutti i titolari di diritti, assicurarsi quindi che tutti gli interessati siano informati e d’accordo sulla registrazione è fondamentale per evitare future dispute.

La notorietà del marchio: un patrimonio duraturo

Taffo Funeral Services ha ottenuto un notevole successo pubblicitario grazie a campagne innovative e a una comunicazione sui social media caratterizzata da un’ironia dissacrante. Le loro campagne hanno reso popolare un tema tradizionalmente tabù come la morte, trasformando la percezione dell’agenzia funebre e rendendola “cool”. Questa strategia comunicativa ha attirato l’attenzione di un vasto pubblico, contribuendo a costruire un forte Brand. Tuttavia, questa notorietà ha anche amplificato la portata della controversia legale riguardante il marchio: la diatriba familiare ha messo in luce come la popolarità di un marchio possa essere in conflitto con problemi legati alla sua registrazione e gestione.

Un aspetto particolarmente complesso della vicenda Taffo è la presenza di due società distinte che operano sotto lo stesso nome: attualmente, esistono due “Taffo” Funeral Services, ciascuna con il proprio numero di telefono, sito web e indirizzo. Questo sdoppiamento crea confusione tra i clienti e complica ulteriormente la gestione del marchio.

La presenza di due domini distinti per le due società rappresenta un problema significativo: un dominio web è spesso considerato una componente essenziale dell’identità di un’azienda online. La coesistenza di due domini separati per le società Taffo può confondere i clienti, danneggiare la reputazione del Brand e diluire il valore del marchio. Inoltre, la gestione di due presenze online distinte richiede sforzi duplicati in termini di marketing, gestione dei contenuti e interazione con i clienti.

Nonostante le diatribe familiari e le controversie riguardanti la registrazione del marchio, la notorietà guadagnata da Taffo grazie alle sue campagne pubblicitarie provocatorie e d’impatto non andrà persa, ma rappresenta invece un patrimonio intangibile che va oltre le dispute legali: anche se la sentenza del tribunale ha dichiarato nullo il marchio, l’immagine di Taffo come azienda innovativa e audace nel settore delle onoranze funebri rimane intatta.

Cosa farà ora Taffo?

Alla luce della sentenza di nullità del marchio, Taffo deve affrontare diverse sfide cruciali per il futuro del Brand. La decisione del tribunale impone la necessità di ridefinire gli accordi interni tra i membri della famiglia, stabilendo nuove basi per una gestione condivisa e armoniosa del marchio. La priorità immediata sarà quella di regolare i diritti di proprietà intellettuale, assicurandosi che qualsiasi futura registrazione del marchio sia effettuata con il consenso di tutti gli eredi per evitare ulteriori conflitti legali.

Taffo potrebbe considerare la registrazione di un nuovo marchio che rispetti le norme di buona fede e trasparenza, garantendo che tutti i membri della famiglia siano coinvolti nel processo decisionale. Inoltre, potrebbe essere necessario rivedere le licenze esistenti e stabilire nuovi accordi che riflettano la sentenza del tribunale, assicurando che l’uso del marchio sia gestito in maniera equa e concordata.

La lezione da imparare

Registrare un marchio in modo corretto è essenziale per evitare conflitti futuri e proteggere il valore del proprio brand. Non aspettare che sia troppo tardi: proteggi il tuo marchio e assicurati che il tuo business possa prosperare senza intoppi.