1/03/2023

Le novità della PEC europea in sintesi

La PEC europea rappresenta un passaggio significativo nel percorso verso una comunicazione che sia unificata, coerente e, soprattutto, sicura anche a livello continentale.

Con l’introduzione dello standard ETSI, entrato in vigore a partire dal giugno 2022, cittadini e imprese facenti parte dell’Unione Europea possono ora usufruire di uno strumento ancor più efficace, in grado di coniugare il valore legale della Posta Elettronica Certificata con una diffusività ampliata in termini puramente geografici e una maggior severità in materia di sicurezza.

L’obiettivo, naturalmente, è quello di creare un connubio funzionale tra tre fattori ormai imprescindibili per la comunicazione tramite PEC: la dimensione europea, i connotati legali e la protezione sia degli utenti sia delle informazioni.

Le principali novità

Con l’adeguamento della Posta Elettronica Certificata agli standard europei emergono conseguentemente alcuni cambiamenti che è importante sottolineare e chiarire. Nel dettaglio, sono due le principali novità con cui un utente deve interfacciarsi in relazione alla propria casella PEC:

  • Il riconoscimento del titolare (clicca qui per approfondire)
  • La verifica dell’identità tramite autenticazione a due fattori (clicca qui per approfondire)

Abbiamo dedicato a ciascun aspetto un articolo dettagliato raggiungibile ai link precedenti, in modo tale da esporre in modo tanto esauriente quanto immediato queste due recenti caratteristiche della PEC europea. Sono due fattori cruciali, che bilanciano le maggiori tempistiche di accesso e verifica con i significativi vantaggi in termini di sicurezza, protezione, portata ed efficienza.

PEC europea e vantaggi

In generale le novità della PEC europea e, in particolare, il riconoscimento del titolare della casella PEC e l’autenticazione multifattoriale, rappresentano un crocevia fondamentale verso una comunicazione mediante e-mail sempre più agevole, diffusa e sicura. Ciò porta con sé indubbi benefici, assicurando nel complesso maggior tranquillità all’utente.

Per quanto riguarda l’autenticazione a due fattori (2FA), il vantaggio derivante dalla sua introduzione richiama una questione di pura sicurezza informatica. Proteggere l’identità del proprietario della casella di posta è la soluzione migliore per tutelare, di riflesso, i dati sensibili contenuti nelle comunicazioni. È un processo già abbondantemente utilizzato in altre attività quotidiane; pertanto, la sua introduzione nella sfera della PEC, da un lato non sottopone all’utente nulla di nuovo, dall’altro garantisce una sorveglianza dell’accesso indubbiamente più solida ed efficace. Con la specificità delle tecniche di phishing attuali e con la comprovata propensione delle persone a cadere nelle trappole attivate dai cyber criminali, allineare la dimensione europea della PEC alle necessità di cyber security odierne è, di fatto, necessario.

Per quanto concerne, invece, il riconoscimento del titolare, il vantaggio proveniente da questo cambiamento assume rilevanza in termini sia legali sia di semplice usability. Innanzitutto, l’utente noterà fin da subito un notevole risparmio di costi e di tempo, imbattendosi anche in una forte riduzione della posta indesiderata. In secondo luogo, il valore del messaggio aumenta, vedendo incrementare il suo periodo di validità dagli attuali 30 mesi ai 30 anni. Infine, la dimensione legale insita nella Posta Elettronica Certificata accresce la sua preponderanza a 360 gradi: le comunicazioni, infatti, avranno valore legale con Imprese, Enti, Cittadini e Pubbliche Amministrazioni circoscritte all’intera Unione Europea. Inoltre, le ricevute assumeranno un forte connotato legale, potendo essere assicurate in ambito di contenzioso a riprova dell’invio e della ricezione di un messaggio.

 

Per saperne di più non perderti gli articoli dedicati alla 2FA e all’identificazione del Titolare.

 

Se vuoi conoscere nel dettaglio le novità della PEC europea:

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